Oggi non sono io a postare, bensì Marta, cofondatrice insieme alla sua amica Alice del meraviglioso concept store di Torino Yellow Basket. A lei quindi la parola!
Ho vissuto a Bruxelles per qualche anno e faccio tutt’ora la spola fra Italia e Belgio ma mi ci è voluto un incontro a Roma con Valentina, autrice dell’amato blog Design per Bambini, perché mi decidessi a visitare ABC – HOUSE, sede dell’organizzazione Art Basics for Children e rivoluzionario centro d’arte per bambini noto in tutta Europa.
Valentina merita un GRAZIE enorme perché mi si è svelato un mondo. Voglio un ABC anche a Torino! E a Roma, e a Milano! Folgorazione. Tanto per darvi un’idea della meraviglia – e poi passiamo ai fatti – vi dico solo che, raccontando il progetto ABC ad amici artisti (adulti) che ho raggiunto dopo la visita, la reazione collettiva è stata: ma possiamo andarci a lavorare anche noi? Giuro, roba da impazzire. E –per la cronaca- sì, ACB è aperto anche ai grandi che hanno voglia di “spostare un po’ più in là le frontiere del proprio immaginario”.
Ma andiamo con ordine. Provate a immaginare 1600 mq di spazi dedicati alla creatività in un ex edificio industriale trasformato con sapienza dallo studio HUB in un luogo luminosissimo e ricco di sorprese volumetriche. Aggiungete un arredamento sobrio e funzionale, realizzato in legno su misura da un artigiano locale. Prendete questo splendido contesto e riempilo dell’”idea idealista” che guida il progetto ABC: “ognuno di noi ha diritto a una vita poetica”.
Dotato di biblioteca, asilo/caffetteria, orto e di un piccolo cinema, ABC HOUSE è strutturato attorno a piattaforme tematiche (architettura, illustrazione, scienze, pittura, cucito, musica, cucina, costruzione …) attraverso le quali i bambini si muovono liberamente alla scoperta degli strumenti che naturalmente stimolano la loro immaginazione. Gli educatori aiutano i visitatori a interagire con gli strumenti a disposizione invitandoli a esplorare, creare e porre domande, ciascuno secondo le proprie inclinazioni. Visite scolastiche, week-end in famiglia e stage estivi non prevedono corsi ma esperienze alla scoperta della propria creatività.
“Today art education has no definite goal, no method, no particular content that can be thought, no tradition that can be transmitted to a new generation – which is to say, it has too many.Just as art after Duchamp can be anything, so can art educating be anything. Art education is an education that fu
nctions more as an idea of education, as education per se, because art education is finally unspecific. () It is an educatin without rules. But so-called real life, where we are subjects to an endless variety of improvisations, suggestions, confusions, catastrophes, is also finally without any rules. Ultimately, teaching art means teaching life.”
Dal depliant di presentazione di ABC, Boris Groys, Professore di Filosofia e Teoria delle Arti all’Academy of Design, Karlsruhe.