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Ora vado nel mio studio

  • mammachetestasays25 novembre 2011 at 13:18Penso che ci siano molte cose da proporre ai bimbi oltre la prescrittura, ma è anche vero che ritagliare e colorare aiutano in genere a sviluppare ka coordinazione.E ci sono, credo, altri due fattori importanti:1. oggi alle elementari partono in quarta e saper tenere correttamente la matita o seguire un tratteggio aiuta2. i bimbi sono molto più svegli di quanto fossimo noi alla loro età E poi se a lei piace farlo…perchè no?
  • VmnPsays25 novembre 2011 at 13:25@mammachetesta non so nulla del mondo delle elementari e son ben contenta di sapere che la perfetta prensione di mia figlia le sarà d’aiuto. La cosa che mi preoccupa (poco naturalmente!) è che si perda troppo presto la capacità di creare dal nulla, dal foglio bianco, senza il bisogno di sagome da riempire o di segni da inseguire. Cmq noi ci divertiamo ancora un mondo con forbici e pennelli, sia io che lei!
  • Michelasays25 novembre 2011 at 16:19Bhe io sono perfettamente daccordo con te! Insegno alla materna musica e tutte le volte che entro in classe trovo i bambini annoiati a fare “schede” così le chiamano e devono o colorare disegni, per la loro età o ricalcare tratteggi come dicevi tu! E dove va a finire la loro creatività? sarò strana ma mi piacerebbe vedere una volta qualcosa che partisse da loro, da una macchia, uno scarabocchio che magari ai nostri occhi sembrerà niente ma che invece per loro ha un senso. ci danno così tanti spunti i bambini che intrappolarli in una scheda mi sembra assurdo.
  • Katiasays26 novembre 2011 at 00:05Ommammina! Mi spiace sentire che siamo rimasti davvero all’età della pietra! Sono educatrice anche se ho esercitato poco, ma ricordo bene tutti i libri sui nuovi orientamenti e il metodo di apprendimento dei bambini a quell’età per le nuove generazioni di insegnanti è ben altro che fare schede!Si parla invece molto (da quasi 20 anni!!) di “campi di esperienza”!!La scuola italiana è dura da aggiornare purtroppo Io mi ritengo molto fortunata perchè mia figlia di 3 anni (ancora da compiere) è un una classe mista d’età e non potrebbe mai stare in classe a fare schede con i bimbi più grandi. Ha una maestra titolare (che conosco bene) di nuova generazione affiancata da una maestra giovanissima. Mia figlia viene sempre a casa col grembiule sporco con grande soddisfazione mia e delle maestre. E i lavori che fa in classe sono diversi ogni giorno.Alla fine del percorso in quella classe i bambini sanno comunque tenere in mano le penne (la mia in due mesi ha già imparato), sanno contare e sono prealfabetizzati. Sicuramente i metodi possono essere differenti dalle schede!Comunque per i bimbi penso valga ancora molto la capacità di coinvolgimento degli insegnanti e il loro saper essere “maestri”. Molti mestri capaci rendono il metodo una mera sfumatura!
  • Letiziasays28 novembre 2011 at 14:11Figurati che io sarei addirittura per il gioco libero, finché si può! E quando sento le mamme che si lamentano perchè all’asilo si fanno poche attività mi vengono i brividi!!!!! E, sarò anche una pecora nera, ma preferirei che si seguissero le inclinazioni dei bambini senza precorrere i tempi. Saranno anche più svegli di quanto non lo fossimo noi, ma di sicuro sono moooooolto più stressati. No?
  • Francescasays28 novembre 2011 at 23:19Ciao. E’ la prima volta che porto un commento ad un tuo post… La mia bimba è una mezzana e vivo esattamente gli stessi tuoi dubbi. Dopo una blandissima ricerca sul web ho deciso di regalarle per Santa Lucia l’Alfabetiere di Munari… Io penso che si debba giocare di più, li si debba stimolare di più alla creatività, e l’approccio di Munari mi sembra molto bello. Ti farò sapere come va!
  • barbarasays1 dicembre 2011 at 10:10Ciao! In realtà non l’ho ancora letto anche perchè il mio bimbo è ancora piccollissimo, ma mi ispira molto il libro di Beba Restelli, “Il gioco di alfa e beta”…sempre ispirato al metodo gioco di Munari.
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